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Inizia una nuova collaborazione internazionale. 

Il progetto vedrà la partecipazione dei Bibliophiles de Paris (Francia), del dipartimento di storia della S. Thomas Association di New York (USA), EORB (Olanda/USA), C.C. Akihito (Japan) e della Biblioteca Suore Montevergine (Italia), con la partecipazione di collezionisti privati.

Il progetto, intitolato “Lux Aeterna – 16th and 17th century editions”, si svolgerà in diverse fasi:

La prima fase sarà di ricerca, la seconda di digitalizzazione e la terza di pubblicazione.

Sarà creato un database sulla storia dei tipografi del XVI e XVII secolo con un repertorio fotografico.

Un lavoro che partità da settembre 2023.

La direzione del progetto è affidata ad Adelino Di Marino, direttore della Biblioteca Suore Montevergine in Italia e direttore del Dipartimento Scientifico di Ricerca di Libri Rari e Antichi dei Bibliophiles de Paris.

Nonostante la sua giovane età Di Marino ha già svolto importanti lavori e la sua determinazione ed energia saranno fondamentali.

Il team sarà composto da circa 10 persone del settore ed appartenenti alle varie associazioni promotrici del progetto.

L’idea nasce dal presidente dei Bibliophiles de Paris, Christophe E. Dubois.

Intervista:

Sig. Dubois come nasce questa idea?

Oggi i social ed il web riescono a dar voce a tutto il mondo ed io sono convinto che la cultura può essere divulgata tramite questi mezzi digitali ed arrivare ai più giovani per creare nuovi collezionisti ed amanti del libro antico.

Proprio per valorizzare i giovani ci affidiamo alla collaborazione di associazioni emergenti, dando fiducia alla loro passione e alla loro serietà si possono raggiungere grandi traguardi in futuro.

Vogliamo creare una piattaforma che possa essere di facile consultazione per tutti, non solo per gli addetti ai lavori, ma soprattutto una piattaforma ricca di immagini e contenuti.

Un progetto affascinante ed impegnativo.

Come mai questo nome?

Il nome del progetto “Lux Aeterna” vuole indicare che il lavoro degli editori, soprattutto del XVI e del XVII secolo, risplende ancora oggi e risplenderà in eterno. Il loro lavoro è diventato immortale e ricco di significati. 

La direzione del progetto è stata affidata ad Adelino Di Marino ci spiega la scelta?

Di Marino è in una fase di crescita incredibile, riesce a trasformare ogni giorno il suo lavoro grazie ad idee continue ed oltre ad essere giovane ha ricoperto già dei ruoli importanti e si è assunto molte responsabilità, riuscendo ad avere il giusto successo e merito. Anche per questi motivi è molto seguito sui social media e riesce a trasmettere la passione del libro antico a tutti.

Di Marino ricopre anche il ruolo di direttore del Dipartimento Scientifico di Ricerca di Libri Rari e Antichi dei Bibliophiles de Paris e dirige brillantemente una biblioteca ecclesiastica in Italia, la bellissima biblioteca del convento delle suore benedettine di Montevergine che ha un patrimonio librario di oltre 80mila libri.

Parliamo proprio con Adelino Di Marino – Intervista:

Sig. Di Marino come organizzerà il progetto?

Per prima cosa selezioneremo le persone del team dai vari enti e si avvierà subito la fase di ricerca degli editori del XVI e XVII secolo, ma nello stesso tempo lavoreremo ad una soluzione grafica per presentare il prodotto finale. Ci sarà da stabilire se al termine della lavorazione grafica inizieremo a pubblicare il materiale raccolto o attenderemo il completamento dell’intero lavoro.

Ci parli della produzione di quei secoli? 

Il mondo degli editori antichi è stupendo e immenso. Parlarne qui, in poche righe, è riduttivo, dovremmo parlarne per giorni. Dietro le rappresentazioni grafiche degli editori si nascondono tantissimi significati soprattutto religiosi o esoterici, pieni di allegorie e richiami al nome dell’editore o di particolari simboli, sono immagini davvero uniche e meravigliose. 

Credo sia importante stabilire il messaggio + immagine che viene trasmessa dal tipografo ma non assegnare un significato unico, chi guarda un’immagine, un’opera d’arte, deve essere libero di sentire le proprie emozioni e di interpretare le figure ascoltando il proprio cuore. 

La produzione di quei secoli è davvero molto ricca e sono tantissimi i tipografi che andremo ad analizzare nel nostro progetto, dal più famoso Aldo Manuzio a Giovanni Varisco, Camillo Cavallo, Giovanni Battista Pederzano, Falckenburg, du Puys e tanti editori italiani, francesi, olandesi etc.

Ci sarà tanto lavoro da fare.

Come ha ricordato il presidente lei è molto seguito sui social media, oggi conta circa 40mila follower su Instagram e circa17mila su Facebook. Il progetto sarà diffuso anche attraverso i suoi canali?

Sicuramente si. Molte curiosità saranno pubblicate e promosse attraverso i miei social media. Avvicinare le persone a questo magico mondo è qualcosa di stupendo e mi emoziona ogni giorno. Sapere che una persona segue il mio profilo per conoscere un libro antico, avvicinarsi al collezionismo o prendere ispirazione per il suo lavoro è qualcosa che mi rende felice.

Il progetto quindi sarà promosso e pubblicato anche attraverso i miei social, ma anche attraverso i profili delle associazioni, delle biblioteche e di tutti i membri del team, del resto l’unione fa sempre la forza.

Grazie ed auguriamo buona fortuna